Rassegne > 2020 > ArmoniEstate
Klaviol Trio
Giambattista Ciliberti - Clarinetto
Flavio Maddonni - Violino
Piero Rotolo - Pianoforte
Mercoledì 2 settembre, ore 20 - Chiostro de MuDi - Museo Diocesano - Taranto
Klaviol Trio formato da Giambattista Ciliberti, clarinetto - Flavio Maddonni, violino - Piero Rotolo, pianoforte nasce a Bari con lo scopo di dedicarsi soprattutto alla diffusione del repertorio cameristico novecentesco, oltre che del repertorio classico. I componenti del trio, diplomati presso il Conservatorio di Musica “Niccolò Piccinni” di Bari, si sono perfezionati con J. Brymer, V. Mariozzi, A. Pay, R. Chiesa, C. Grasso, A. Perpich, P. Farulli, P. Camicia, B. Canino, J.F. Thiollier, F. Medori, A. Wibronsky, ecc. Hanno al loro attivo affermazioni in campo nazionale ed internazionale avendo vinto borse di studio e concorsi d’esecuzione da solisti ed in formazione cameristica. I musicisti svolgono attività concertistica in Italia e all’Estero (Usa, Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Grecia, Malta, Austria, Marocco, Egitto, Romania, Polonia, Moldova, Bulgaria, India), hanno inciso per le case discografiche Fonit-Cetra, Warner Music, Bongiovanni, Rugginenti, Phoenix Classics, Enja Records, MusicaImmagine, ed hanno effettuato registrazioni radiofoniche trasmesse da RAI, Radio Malta, Radio Vaticana, Radio Europa International, Radio Medi one, Radio SudwestFUNK ed altre emittenti radiotelevisive di Stato Italiane ed Estere. Vincitori dei concorsi a cattedra nazionali per esami e titoli, affiancano all’attività concertistica quella didattica nei Conservatori Statali di Musica. “Tra teatro, cinema e altre contaminazioni” il titolo del concerto proposto dal Klaviol Trio: comprende composizioni che, sebbene di diversa matrice stilistica, sono accomunate dal rifiuto di certo "sperimentalismo" di tipo tecnico accademico e dalla ricerca di un linguaggio che antepone sempre l'immediatezza comunicativa, anche in presenza di mezzi espressivi non legati esclusivamente alla tradizione più diffusa. Ecco allora che, partendo dalle pagine poco note del Poulenc “teatrale” di Invitation au chateau (Un ballo al castello), la commedia satirica di Jean Anouilh sulla vicenda dei gemelli Hugo e Frèderic, si presentano i più noti temi del Rota “cinematografico” (elaborati dal suo “discepolo” Nicola Scardicchio), per giungere, infine, all’immancabile Astor Piazzolla delle (tango) Stagioni, simbolo della fusione tra cultura “alta” e popolare che proprio il Novecento porta a compimento.
Musiche di F. Poulenc, N. Scardicchio, A. Piazzolla.